Per capire come gioca un bambino piccolo la prima cosa da fare è osservarlo. Il gioco comincia fin dai primi mesi di vita e anche se a voi sembrerà che il vostro bebé sia tutto istinto e mossette incontrollate, sappiate invece che anche lui, a modo suo, sta giocando.
Il primo compagno di giochi del neonato è il suo corpo e quello della madre. Nella fase però immediatamente successiva, già dai
due o tre mesi di vita, il bambino comincerà ad essere attratto da tutti gli oggetti che lo circondano. I giochi più adatti in questo periodo sono:
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Le giostrine da appendere alla culla o al lettino. Il bebé sarà attratto dai colori e dal movimento, utili ad affinare i suoi strumenti percettivi quali il vedere, il sentire, il riconoscere la realtà esterna.
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I carillon anche in questo caso si tratta di giochi che spesso possono essere appesi alla culla o pupazzetti dalle forme più varie che emettono dolci melodie. Per bambini così piccoli è consigliato usare carillon fatti con materiali morbidi e sicuri.
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La palestrina. Assolve alle stesse funzioni dette sopra e permette al neonato di distrarsi rimanendo nella posizione a lui più consona, quella supina.
Durante
il primo anno di vita il neonato cresce molto velocemente e i progressi dal punto di vista motorio e intellettivo sono davvero enormi. E’ in piena fase senso-motoria. In generale dai 6 mesi in poi il piccolo comincerà a manipolare oggetti in modo sempre più intenzionale e a esplorare l’ambiente che lo circonda.
I giochi più adatti saranno:
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I sonagli sono giochi leggeri e maneggiabili da parte di un bambino che ha appena acquisito la capacità di manipolarli. Di solito il loro suono incuriosisce molto i bambini che ora comprendono facilmente che è il movimento del sonaglio a produrre rumore.
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I massaggia gengive è un giochino ideale da regalare in questo periodo in quanto il bambino un po’ per il suo desiderio di scoperta e un po’ per la nascita dei dentini porterà tutto in bocca.
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L’oggetto transizionale. Dai sette/otto mesi circa il bambino inizia il suo lento distacco dalla figura materna. Un processo doloroso ma inevitabile addolcito spesso da un oggetto inanimato verso il quale il bambino comincia a spostare il suo interesse: l’oggetto transizionale, appunto. Esso può essere qualsiasi cosa ma solitamente si tratta di un giochino morbido (tipo il doudou) o una copertina che diventerà di proprietà esclusiva del bambino e servirà a consolarlo e dargli conforto.
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I libri morbidi. Avvicinare i bambini alla lettura non è mai troppo presto. I libri morbidi possono essere i primi strumenti utili al piccolo per fare esperienza con l’oggetto libro.
Tra
il primo e il secondo anno il bambino comincia a acquisire una maggiore autonomia motoria, i suoi giochi sono più organizzati e complessi. In questo periodo i giocattoli a nostro avviso più adeguati sono:
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Gli incastri, ossia tutti quei giocattoli che permettono di infilare diverse forme nelle finestrelle corrispondenti andando a stimolare così la motricità fine del bambino.
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Giochi trainabili. Questo è il periodo del movimento e il bambino capisce perfettamente le conseguenze di causa-effetto. Interessante è osservare le sue reazioni con i giochi trainabili.
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I giochi impilabili accompagneranno il piccolo per un lungo periodo di tempo in quanto inizialmente sono interessati ad afferrare gli annelli e solo successivamente, attraverso un serie infinita di prove ed errori, riescono a formare la torre in modo corretto. Questi giochi stimolano la coordinazione e la motricità fine.
Tra i
due e i tre anni il bambino tende a vivere la sua fase simbolica, la sua intelligenza diventerà sempre più elaborata e il gioco tenderà all’imitazione dell’adulto e della realtà sociale che circonda il piccolo. E’ questo anche il periodo di un primo desiderio di socializzazione che nel gioco si traduce nella volontà di coinvolgere gli altri.
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Le marionette sono i giocattoli ideali per stimolare la fantasia del bambino e per permettergli di esprimersi liberamente.
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Le bambole sono utili soprattutto perché i bambini tendono a riversare su di esse i loro bisogni e le loro frustrazioni, oltre ad usarle per imitare i gesti dei grandi.
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I peluche, anche questi diffusissimi giocattoli hanno la stessa funzione detta sopra oltre a essere spesso fedeli compagni delle coccole da nanna. E’ indubbio che le età sono assolutamente indicative e che nella realtà ogni bambino affronta le sue fasi di crescita in maniera differente. Ricordatevi sempre che attraverso il gioco il bambino diventa grande e sviluppa la sua intelligenza mentre l’adulto torna bambino riscoprendo i piccoli valori della vita attraverso i figli. Tornate dunque a giocare con i vostri bambini!