Lo svezzamento, cioè il passaggio da un’alimentazione esclusiva di solo latte all’introduzione di cibi solidi e semisolidi, è un momento estremamente delicato ed importante. Esso oltre a essere una tappa necessaria a livello nutrizionale per garantire la corretta crescita del piccolo, rappresenta anche un momento importante di relazione tra mamma e bambino. Lo svezzamento, infatti, segna il passaggio dalla dipendenza totale dalla mamma ad una prima forma di autonomia.
CONSIGLI UTILI
Secondo le nuove indicazioni della Comunità scientifica internazionale, l’epoca in cui è corretto iniziare lo svezzamento va dalla 17° alla 26° settimana di vita del bambino. E’ sconsigliato cominciare prima del 4° mese compiuto per non correre il rischio di esporre il piccolo ad allergie ed intolleranze. Ma è importante anche non andare troppo oltre il 6° mese in quanto il bambino, assumendo solo latte, potrebbe andare incontro a delle carenze nutrizionali.
Detto questo, prima di decidere di cominciare ad offrire alimenti diversi dal latte, è fondamentale fare alcune riflessioni rispetto al comportamento del vostro bambino. In sostanza il piccolo potrebbe essere pronto a passare alla pappa se:
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dimostra meno entusiasmo nei confronti del latte rispetto a prima;
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dimostra interesse e curiosità verso quello che mangiano i grandi;
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sa afferrare gli oggetti e portarli alla bocca;
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è in grado di inghiottire senza più accennare ai movimenti della suzione;
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accoglie il cucchiaino senza proteste;
Proprio per abituarlo all’uso del cucchiaio e alla consistenza del cibo, si può iniziare proponendogli delle piccole quantità di frutta grattugiata o omogeneizzata prima di passare alla pappa vera e propria. Il passaggio deve comunque essere lento e graduale.
Una volta accettata la frutta, che di norma è proposta tra una poppata e l’altra, si può cominciare a fare assaggiare al bambino qualche cucchiaino di pappa fino a sostituire la poppata del pranzo con la prima pappa.
Per l’introduzione di un nuovo alimento di regola è bene aspettare 4/5 giorni, sia per dare il tempo al bambino di abituarsi al nuovo cibo, sia per permettere all’adulto di individuare la presenza di eventuali sintomi di intolleranza legate a quel alimento.
E’ possibile comunque che il piccolo, nonostante tutti gli accorgimenti del caso, rifiuti categoricamente la pappa. In questo caso la cosa migliore è aspettare qualche giorno ma soprattutto mantenere un atteggiamento sereno e tranquillo. Se al contrario vi dimostrate ansiosi e ostili nei confronti del vostro bimbo inappetente, questo non perderà l’occasione per mettervi alla prova, scatenando una reazione a catena che non gioverà a nessuno. Non esitate a chiedere aiuto e consiglio al vostro pediatra che, conoscendo il piccolo, vi saprà indicare la giusta strategia. L’importante è non scoraggiarsi e affrontare con entusiasmo queste piccole ribellioni.
La relazione che vostro figlio instaurerà con il cibo parte proprio da queste prime ed importantissime esperienze. E’ fondamentale dunque trasmettergli un atteggiamento positivo, senza drammatizzare e senza inutili imposizioni. I bambini sanno autoregolarsi più di quanto voi non crediate. Cercate di rispettare i loro tempi.
Entro certi limiti, lo svezzamento quindi può ritardare se continuando ad assumere solo latte:
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l’aumento di peso del bambino rimane costante e regolare;
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la notte dorme in maniera accettabile e non si sveglia affamato;
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di giorno è relativamente tranquillo e sereno.
GLI INDISPENSABILI
Il prodotto indispensabile, quando parliamo di pappa, è il
seggiolone. Senza un buon seggiolone su cui sedere correttamente il bambino, vi resterebbe ben poca autonomia per preparare la famigerata pappa. In commercio ce ne sono di tantissimi tipi ma l’unico consiglio che ci sentiamo di dare è quello di valutare il grado di sicurezza del prodotto che state per prendere e, almeno inizialmente, di preferire un seggiolone vero e proprio rispetto ai cosiddetti
rialzi. Quest’ultimi potranno essere usati in seguito quando il bambino avrà ottenuto una maggiore autonomia nella posizione seduta. Comodi, sicuri anche per i più piccoli e meno ingombranti del classico seggiolone, sono le sedie da tavolo. L’importante, se decidete di acquistarne una, è controllare la tenuta del piano d’appoggio a cui andrete ad agganciare la sedia. In cucina faranno la loro comparsa alcuni
utensili tipo piatti, posate e tazze a misura di bambino che lo aiuteranno a prendere confidenza con il cibo solido. Ecco secondo noi quelli indispensabili: